Ho conosciuto Gloria come contributor di Vogue.it: la sua passione sono le gemme preziose e ha una particolare sensibilità nel descrivere quei piccolissimi gingilli che rendono così felici le diverse generazioni. Poi, però, ho piacevolmente scoperto che è anche una wedding planner. La stessa meticolosità che mette nella scrittura la ritroviamo nell’organizzazione dei matrimoni.

Per le future spose che attendono di dire il fatidico “sì”, ecco qui l’intervista che mette in luce il ruolo (da regista) del wedding planner e qualche consigli sull’abito da sposa…

Iniziamo dalla tua professione: qual è il compito di una wedding planner? È necessario che organizzi tutto o anche solo una parte della cerimonia?

Ti dico subito che cosa non è una wedding planner. La mia insegnante di musica quand’ero bambina mi diceva: “Una pianista non è una dattilografa”. Una wedding planner non è un’esperta di logistica, quanto piuttosto un’interprete col compito sottilissimo di tradurre in sequenze ordinate desideri e aspirazioni di chi ha già un fardello di idee e deve spacchettarlo. Sono gli sposi e più spesso la sposa la vera risorsa cui attingere per realizzare il fatidico passo in armonia con se stessi e con gli altri. Certo, la wedding dovrà sentire, capire, fare da specchio, amplificare, dare un volto e poi un clima e poi un’atmosfera che durerà un giorno ma un giorno che vorrà durare una vita. In quanto al fare, sostanzialmente consulenza e organizzazione, una wedding può anche solo infondere al matrimonio qualche tocco fondamentale, assumendosi pur sempre il ruolo di regista onde monitorare “armoniosità” e scorrevolezza di tutto l’evento.

È possibile realizzare un matrimonio indimenticabile a mini budget?

Assolutamente sì. Qui sta la bravura e l’esperienza della wedding, che insieme producono una miscela di idee, suggestioni, iniziative non necessariamente ultra costose: il luogo fa il cinquanta per cento della festa, e non è detto che un ruscello non sia più incantevole di un fossato attorno a un castello. Lo stesso varrà per gli abiti, il cibo, e la cornice musicale.

Quanto tempo ci vuole per organizzare un matrimonio? Tempi e scadenze che una sposa deve sapere

Non troppo, non troppo poco. Non troppo perché non diventi “un’operazione”. Non troppo poco perché come per tutte le cose ben fatte ci vuole tempo. In concreto nella pianificazione del grande giorno ci sono tempistiche più stringenti e altre meno. Per garantirsi la location, individuata una data più o meno indicativa, ci va circa un anno di anticipo. Nel frattempo, si susseguono varie tappe da principio più lasse e poi sempre più incalzanti: dalla scelta del menù, alla prova, la scelta dell’abito quando escono le collezioni per la stagione delle nozze, il tempo per le prove, poi l’abito per lui, intonato allo stile della sposa. La ricerca del fotografo che racconterà il gran giorno mediante lo studio del portfolio di diversi fotografi, così come quello di vari musicisti, perché anche questi ultimi racconteranno in musica tutto quello che accadrà. Fiori, bomboniere, fedi, l’auto, poi il tableau de mariage, la definizione dei passaggi e dei momenti che faranno lievitare climi e atmosfere. Tutto ciò sarà argomento delle ultime settimane, così come la grafica delle partecipazioni e l’invio delle stesse. Gli ultimi quindici giorni la sposa si astragga pure dalle sue normali attività perché a quel punto è dovere e piacere che si ritrovi in orbita.

Qual è lo “stile del matrimonio” di moda nel 2021?

Il wedding 2021 darà risalto alle dimensioni. Un po’ tutto all’americana insomma, ogni cosa  all’insegna del grande. Allestimenti oversize, grandi palloni, archi floreali, maxi centrotavola, fondali ampi e colorati, luci giganti, fuochi d’artificio e maxi “cheese tower” (torta a piani con formaggi di tutti i tipi) in luogo della classica torta. Lettere giganti a creare una scritta romantica: caratteri e colori in sintonia col tema della festa. Flower wall (muri di fiori freschi, fiori di seta, fiori di carta) a creare scenografie maestose che facciano da sfondo ai Photo Booth. Per la sposa maxi bouquet a braccio, come per il matrimonio di Bianca Balti che inaugurò questo trend. Creazioni floreali irregolari per spose con animo estroso, colori che andranno dalle sfumature pastello ai toni più accesi: fiori grandi sistemati in modo volutamente scomposto per un effetto spontaneo e casual quali peonie e gerbere, accostati a rami, piante aromatiche e frutti. Perfette anche le orchidee con la loro naturale andatura a cascata, calle, girasoli, gigli, ortensie, rose enormi.

Un’idea originale da copiare per i proprio matrimonio…

Tra le idee più originali, oltreché maxi, nelle mani della sposa scoviamo l’hoop bouquet, una rivisitazione in chiave romantica e fiabesca dell’hula hop: rotondo ma anche di altre forme geometriche, in ottone, in legno o acciaio, l’hoop bouquet vuole ricordarci che il mondo ha girato pagina, la belle époque ormai ha compiuto cent’anni! E poi maxi ventagli, bouquet fatti di caramelle, piume, tessuti, fiori in seta, stoffe, senza eccezioni… “in grande”.

Scegli un abito Valentini Spose, uno per ogni stile qui elencato: bohémien, principesco, diva, moderno

Per la sposa bohémienne l’abito della collezione Valentini Couture, in pizzo francese, gonna in seta e cintura di raso in vita. È un abito che evoca delicatezza: soffici merletti a formare un corpino dalla scollo omerale che lascia intravedere le spalle appena coperte dal velo e dall’acconciatura. In vita una sottile cintura in raso con fiocco lineare e minimale. La gonna lunga, in seta, dalle forme morbide che creano un piccolo strascico tutt’intorno alla sposa. Il velo trasparente e soave, ai lobi, preziosi chandelier dal sapore antico.

Principesco l’abito conico con gonna in mikado della collezione Egò Valentini. Scollo a cuore come per tutti gli abiti delle principesse più belle, maglietta in tulle e applicazione di pizzo removibile, schiena nuda adombrata da pizzi radi e sinuosi, e amplissima gonna a determinare uno strascico.

Per la sposa un po’ diva e anche un po’ vintage ecco l’abito della collezione di Valentini Couture. Gonna in tulle glitter con pieghe e spacco laterale, cinta con fibbia in cristalli in vita. La sposa qui è dea del palcoscenico, ampia scollatura a V, sandali per mille e uno balli.

Moderno e da Royal Princess l’abito in mikado con ampio fiocco dalle forme geometriche della collezione di Valentini Egò. Grazie alla “gonna smontabile”, sapiente escamotage ideato dai designer della maison Valentini, quest’abito dalla linea scultorea è una soave mescolanza tra antico e contemporaneo. Ampia gonna in tulle che fa pendant col velo trasparente o spacco laterale a creare un effetto irresistibile per un abito che altro non potrà fare che stupire.

Dove ti possono contattare per una consulenza?

Il mio studio è nel cuore pulsante di Torino, grazie all’etere mi scovano un po’ dappertutto e io a mia volta sono un po’ dappertutto, con un occhio puntato al magnifico Piemonte con le sue Langhe, il Roero e il Monferrato, senza tralasciare laghi, riviera e città d’arte, particolarmente attrattivi per sposi italiani e da un certo tempo adocchiati anche da moltissimi stranieri. Non sono sola, il mio team si fa forza di una grande coesione interna e di moltissime collaborazioni esterne. Ci siamo catapultati in questa realtà dapprima con la stessa passione di chi “tombe amoureux”, poi ci siamo organizzati proprio come chi un rapporto amoroso vuole protrarlo nel tempo, ci siamo chiamati Fall in Love – https://it.fallinloveweddingplanner.com/ – perché non vogliamo mai perdere lo slancio dei primi istanti.

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